A partire dalla lettura del libro: “I cinque malfatti” di Beatrice Alemagna i bambini di una seconda primaria hanno potuto riflettere sul tema della perfezione e della diversità, scoprendo che nessuno è perfetto e che anzi a volte, le caratteristiche che ciascuno di noi ha lo rendono speciale e indispensabile agli altri.

Dopo un momento di riflessione e discussione di gruppo è stato proposto a ciascun bambino di pensare a:

• Una cosa che sa fare bene o una sua qualità
• Una cosa dove fa più fatica o che non sa fare

I bambini hanno pensato sia a delle loro capacità pratiche (ad esempio: so cantare, so correre veloce, non sono bravo a imparare le cose a memoria, non so fare le scivolate) sia a delle capacità caratteriali (ad esempio: sono brava a supportare gli amici, sono brava a piangere, non so dire le bugie).

È stato chiesto ai bambini di rappresentare il proprio malfatto cercando di inserire come caratteristiche distintive sia quelle positive che quelle negative.  Infine, è stato creato un cartellone con tutti i malfatti della classe.

La lettura e la rielaborazione pratica de “I cinque malfatti” ha permesso ai bambini di comprendere che le caratteristiche atipiche di ciascuno possono essere un disvalore solo in alcuni contesti in cui si ricerca la perfezione e non si apprezza la diversità. Per fortuna, esistono tanti altri contesti in cui le proprie caratteristiche sono valorizzate. Grazie a questa attività i bambini, così come i cinque malfatti, hanno avuto modo di prendere consapevolezza del loro valore.

Questo laboratorio, non solo è una sperimentazione per i bambini del proprio valore, ma è anche un invito ai genitori di non esagerare nello stimolare i bambini a raggiungere la perfezione in qualsiasi attività in quanto ciascuno ha le sue capacità e i suoi limiti. I “Cinque Malfatti” ci insegnano a non avere aspettative eccessive, a non usare metri di paragone, ma ci aiutano a guardare dentro di noi accogliendo le nostre imperfezioni.